Serie C Megaride Basket, il bilancio di una stagione vincente
04/14/2017Con la vittoria di giovedì 13 si chiude la stagione della Megaride, con una brillante salvezza, giunta alla fine di una stagione positiva, che tenendo conto della chicca della Final Four di Coppa Campania, riporta un record 18/17.
Ma ripartiamo da luglio quando, sembrava concluso un accordo che avrebbe portato la squadra ad una gestione esterna, ed invece ci siamo ritrovati ad organizzare la squadra per la marcia indietro di chi avrebbe dovuto affiancarci. Con Peppe Domenicone, Alfredo Lamberti e Fabio Schisano ci siamo seduti a tavolino ed abbiamo deciso di ripartire dalla stagione precedente apportando le dovute correzioni. I ragazzi dell’Under 18 avrebbero costituito l’ossatura della squadra affiancati da Michele Erra, 1998, Ivan Finamore, 1996, ragazzi del nostro vivaio e l’inserimento di tre senior che dovevano sostenere la crescita dei nostri ragazzi. Con Alfredo si sono scelte tre persone che sono state veramente straordinarie per personalità e impegno, sempre presenti a qualunque allenamento, pronti a dare consigli ai più giovani, bravi a giocare con loro, sostenendoli: Massimiliano Del Prete, Salvatore Barbieri e Riccardo Fiore, inseritosi in squadra solo dopo un lungo periodo di recupero fisico, curato dal nostro staff.
Il gruppo di 18 ragazzi, si è allenato sempre insieme, sotto la direzione di Alfredo Lamberti, con Iacopo Ielasi e Pierluigi Ponticiello come assistenti, la squadra è stata portata in campo prima da Alessandro Carrozzo e poi da Valentino Parascandola. 4/5 allenamenti la settimana e poi le due partite, con una % di presenze straordinaria.
Buono l’inizio, pur nelle difficoltà di un campionato pieno di stranieri, alcuni dei quali hanno garantito da soli la salvezza a squadre che senza quei punti oggi si sarebbero trovate ben sotto a noi.
Ma con il passare delle giornate il gruppo si è cementato intorno ai tre senior, ai giovani non è stato concesso nulla se non l’opportunità di conquistarsi sul campo il posto e l’esperienza necessaria per supplire ad un campionato Under 18 troppo squilibrato.
A dicembre è arrivato il reclamo con il Sarno, che non ci ha portato i punti dovuti ma ha smosso la situazione, sono arrivate le vittorie con squadre che senza stranieri erano inferiori alla nostra. È arrivata la ciliegina della Final Four, pur con l’improvviso cambio in panchina.
Senza qualche sconfitta inopinata avremmo potuto evitare il Play Out, Valentino Parascandola ha guidato, con sicurezza, la squadra allenata da Alfredo in settimana, affiancandosi a lui con facilità, vista la sua precedente collaborazione a Monte di Procida ed a Napoli.
Partita dopo partita abbiamo visto crescere i nostri ragazzi, tanti di loro cresciuti con noi.
Abbiamo superato i problemi fisici grazie alla preziosa collaborazione di Angelo Amra Di Meo che ci ha affiancato con professionalità e grande disponibilità.
Il Play Out è stato duro con una buona squadra che ha trovato in Antonio Barbuto una guida sicura. Una formula discutibile ha rimesso 8 squadre in gioco con le stesse possibilità dopo 28 giornate di campionato. Ma è stata una bella prova di maturità, in un periodo delicatissimo della stagione per le finali Under 18. I ragazzi non si sono spaventati neanche quando in gara 3, al 30′ una sequenza di 6 tiri liberi ha riaperto la partita. Sono andati sotto ma hanno saputo reagire e chiudere la serie.
Bravi tutti, con una segnalazione per Luca Domenicone, che pur massacrandoci come giocatore (qualcuno mi dovrà spiegare perché nessuno gli abbia mai dato un’opportunità di giocare a livello superiore), è riuscito a fare crescere la squadra fisicamente ed a farla correre più di tutti pur giocando 35 gare di Serie C, 23 Under 18 e 4 amichevoli!
Adesso ci troviamo a preparare il girone di ritorno dell’interregionale per provare a raggiungere il terzo obiettivo di stagione.
Abbiamo dimostrato che facendo giocare i ragazzi ben assortiti con senior di qualità ma soprattutto di esempio per i ragazzi con il loro quotidiano impegno in palestra, si può fare un ottimo campionato.
A luglio si ripartirà per vedere chi crede in un progetto giovane, dove i giovani giocano perché lo meritano dimostrandolo quotidianamente in campo. Tanti prenderanno il volo sperando che non siano costretti ad emigrare per migliorare, perché il punto è questo, non si deve mai smettere di allenarsi per migliorare! Andare in squadre senior per riempire i buchi degli under, senza continuare il percorso di crescita individuale è un grave errore.