Piccoli giocatori crescono: dal campo all’università!
04/03/2016Incontro stamattina il capitano della squadra nazionale Under 16 nel 1995, Andrea Salvatori, in gita con la famiglia a Napoli.
Andrea è stato un giocatore speciale, gran difensore, come mi ha ricordato lui stamattina, bravo a cadere, specialista negli sfondamenti. Cresciuto nella grande scuola di Roberto Castellano, ha giocato sempre a Roma, andò negli USA per il quarto anno di high school ma non volle continuare al college. Perchè? Andrea è sempre stato uno studente esemplare, impegnato politicamente, appassionato di economia, si è laureato alla Luiss. Quando era in nazionale era il professore di supporto per i compagni che dovevano recuperare d’estate. In campo un leader assoluto in una squadra che aveva giocatori come Di Giuliomaria e Mordente. Oggi è professore associato all’Università dell’Essex.
Una chiacchierata piacevolissima in cui mi ha raccontato del suo lavoro, spiegandomi in modo chiarissimo cose che non conoscevo, sempre con il suo sorriso aperto. Uguale, stesso fisico da Big Jim, qualche capello bianco, sarebbe un bell’esempio da portare nelle nostre palestre e nelle nostre scuole. Nello sport, nell’università, la cultura è la stessa!