Inizia la stagione N°14 per Vivi Basket
09/01/2018LinkedIn mi ha ricordato che sono 13 anni dall’inizio del Progetto Vivi Basket.
Stiamo iniziando la 14* stagione, il nostro fiore all’occhiello sarà il Progetto Jamme, per lo sport inclusivo, in collaborazione con Tutti a Scuola Onlus e la Cooperativa Sociale Orsa Maggiore, finanziato da Fondazione Vodafone e Fondazione con il Sud.
La parte sportiva si sta ridimensionando per la tragica mancanza di strutture a Napoli e per la sempre maggiore difficoltà a reperire risorse per l’attività agonistica.
Abbiamo chiuso un accordo con il BC Cercola per le due squadre che disputeranno i campionati U18 e U16 di eccellenza, con due squadre molto competitive e con giocatori di prospettiva.
L’under 18 giocherà un campionato molto interessante, un girone di 13 squadre dal Molise alla Calabria, con una seconda e terza fase. Bellissimo, ma direi anti storico, se non verrà supportato dalla federazione, siamo l’unica società napoletana che svolge esclusivamente attività giovanile che partecipa a questo campionato. Per farlo ci siamo associati con gli amici di Cercola, con cui è stata trovata una ottima sintonia. Partecipare a questo campionato è fondamentale per portare i ragazzi al loro massimo livello, per tenerli a Napoli e non vederli andar via. Si potrebbero fare squadre da primi otto in Italia con tutti i migranti.
L’under 16 è un gruppo altrettanto interessante che giocherà un campionato tradizionale, con una prima fase regionale ed una seconda interregionale, per cercare di accedere alla finale nazionale. Mi dimenticavo… da quest’anno le finali nazionali under sono state ridotte ad 8 squadre, un’idea verticistica, fondamentalmente sbagliata, a mio parere, per cui giocando in contemporanea le due finali, con un ridotto numero di squadre, ci sarebbe più attenzione sul movimento e quindi più sponsor ed interesse dei Media. Noi abbiamo partecipato due anni fa ad Udine ed il ricordo resterà indelebile in tutti e la sola partecipazione ci ha portato più sponsor che tutta la stagione.
Stiamo costituendo una squadra under 15, in collaborazione con altre società, e speriamo di riuscire a formare i gruppi under 13 ed esordienti.
Per il quarto anno parteciperemo al campionato under 16 femminile, squadra nata dal Progetto Laureus, un bel gruppo di ragazze perfettamente integrate tra di loro. Anche qui grandi difficoltà, visto il numero esiguo di squadre iscritte, si gira tutta la regione da subito con costi esorbitanti.
Dopo 9 anni abbiamo rinunciato al campionato Senior, non aveva senso iniziare una stagione senza un campo in cui giocare ed iniziare a vagabondare come la stagione passata, una scelta amara ma necessaria.
La realtà è che lo sport di base di eccellenza, intendo dire quello che vuole preparare i ragazzi ai massimi livelli è destinato sempre più a diminuire. I genitori, quando se lo possono permettere, spendono cifre sempre più alte per i ragazzi, ma con le rette non si riescono a coprire i costi degli impianti e dei campionati, trasferte e tasse FIP, staff tecnico e assicurazioni, un campionato come l’under 18 eccellenza arriva a costare 35/40mila euro.
L’attività si sta sempre più riducendo ai campionati regionali ed agli enti di promozione, i costi sono molto più contenuti e chi organizza riesce anche ad avere un suo ritorno. Ci si dovrebbe porre la domanda del perché i Centri Mini Basket esplodono a Napoli e poi non ci sono più squadre nei campionati di eccellenza.
L’impoverimento tecnico si unisce ad un impoverimento di valori, squallidi personaggi senza storia, pseudo procuratori, pseudo dirigenti, contattano direttamente le famiglie, cercano di abbindolare i ragazzi con promesse irreali. Noi cerchiamo di lavorare al meglio, con staff e strutture di primo livello, che nulla hanno da invidiare al resto d’Italia. Ma nonostante questo troppi ragazzi continuano ad emigrare spinti dal fascino dello “straniero”, in una pallacanestro che concretamente non offre prospettive tali da giustificare spostamenti lontano dalla famiglia, se non in casi estremi. IO da sempre credo che ciò che una famiglia può dare ad un ragazzo non c’è foresteria o allenatore che possa surrogarlo.
La conferma viene dai risultati dei nostri giocatori, il gruppo Under 18 delle finali di Udine ha trovato spazio in campionati senior con tutti i suoi giocatori, già dalla passata stagione, eppure sono cresciuti a casa loro, sacrificandosi ed ottenendo anche ottimi risultati scolastici.
I nostri Gallo, Morgillo e Bordi giocheranno tutti in serie B, a Scauri, Senigallia e Fabriano, Menditto in CGold a Cercola, così come tutti i ragazzi delle altre società che hanno svolto il percorso di tre anni con noi, a dimostrazione del lavoro di eccellenza svolto da Vivi Basket con la direzione di Alfredo Lamberti, rientrato quest’anno da noi.
La nostra idea resta quella di fare basket di qualità, con la fondamentale partecipazione dei genitori, fino a che ci sarà possibile lo faremo con il nostro stile, proponendo collaborazioni con altre società che intendono la pallacanestro come noi e dando il meglio a ciascuno di loro.