Ettore Messina parla ai neo laureati di Ca’ Foscari
07/21/2018«Quando mi hanno invitato ero imbarazzatissimo. Erano anni che non tornavo nella mia università. La mia tesi fu un flop, mi ricordo che il relatore mi disse: non importa, lei farà l’allenatore. Era la mia passione e così è stato.
«Non vi darò il compito e la missione di cambiare il mondo, anche perché spesso chi ve lo dice è lo stesso che l’ha distrutto».
«Ho avuto la fortuna di trovare individui che mi hanno offerto opportunità ed è quanto auguro a voi; però le occasioni bisogna anche crearsele: non abbiate paura di rompere le scatole e di farvi avanti, cercando di conoscere bene il vostro carattere, ovvero le vostre caratteristiche. Fidatevi di queste e sviluppatele, senza badare a quello che gli altri dicono di voi.
Molti di voi lavoreranno in squadra, ma pensate sempre che poi conta sempre la responsabilità individuale. La lotta non sarà facile: magari verrete superati da chi ritenete inferiori a voi, ma dovete tenere duro e credere in voi stessi e in quanto siete capaci di dare. Se fate bene, potrete pretenderlo anche dagli altri.
Infine non prendetevi troppo sul serio: ‘Ti pagano per far sgambettare dei ragazzi in mutande”, mi disse un amico, facciamo tutti qualcosa che non richiede un talento particolare. Noi adulti abbiamo bisogno del vostro entusiasmo».
Ettore Messina, dagli articoli della Nuova Venezia e del Gazzettino del 22/7
Foto Il Gazzettino