Basket oggi: progetti, parole e inutili veleni
06/17/2018Per quanto la passione accompagni chi fa basket, chi lo vive quotidianamente sa quante siano le difficoltà che si devono affrontare per fare attività. Gli impianti, le risorse economiche, l’assenza delle istituzioni, stato e scuola, la concorrenza degli altri sport, i ragazzi di oggi che vanno catturati per come sono, aiutati a crescere, come persone oltre che tecnicamente e fisicamente. Il nostro gioco è fantastico e di per se ci aiuta ma…
Ma una cosa che mi lascia senza parole è la cattiveria, spesso la malafede, con cui tanti sputano veleno su tutto e tutti.
Ieri sono andato a vedere il 3×3 della UISP ed in poco tempo mi sono trovato addetti ai lavori parlar male di tutto e tutti, senza che nessuno avesse chiesto un parere, solo loro perfetti.
Oggi leggo un paio di interventi, su argomenti diversi, tra passato, presente e futuro, in cui si vomita solo negatività e veleno. Oltretutto fuori luogo perché in risposta a post propositivi. Ricevo un commento privato, negativo a livello personale basato sul nulla, o meglio sulle chiacchiere perché questa è una delle caratteristiche degli haters, non parlare mai direttamente, sulla base dei fatti.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma in una situazione così difficile per il nostro movimento “cui prodest?”
Io credo che chiunque lavori per e con i ragazzi va apprezzato, se ci si va d’accordo si può collaborare, altrimenti si resta avversari sul campo, ma fuori siamo tutti dalla stessa parte.
Perché offendere, parlar male, invece di andare in palestra e lavorare?
Io credo nei nostri ragazzi e proverò a “fare” piuttosto che “avvelenare” fino a che avrò la forza e la possibilità di farlo.