Le emozioni di Kika
01/10/2019Credo di essermi innamorata.
Matteo ha 7 anni ed è bellissimo.
Ama palleggiare e corre, corre veloce lungo il campo da basket che sembra enorme, rispetto a lui.
Ama le palle grandi e morbide sulle quali lanciarsi, saltare, rotolarsi.
Matteo non parla ed io non so realmente quanto comprenda di quello che gli dico perché è autistico, è uno di quei ragazzi speciali ma chiusi in un corpo che non risponde totalmente ai comandi.
Matteo è uno dei bambini più BELLI che io abbia mai conosciuto e oggi, davvero, credo di essermi perdutamente innamorata dei suoi occhi grigi.
Matteo oggi mi ha guardato, più volte, anche se in maniera fugace. Qualche volta mi ha sorriso. Due volte mi ha baciato: una volta per ottenere la palla e un’altra per salutarci.
E mi ha abbracciato.
Io non so cosa voglia dire essere mamma.
Non so come ci si senta, non posso immaginare quanto sia difficile a maggior ragione essere mamma di un bambino speciale.
Però so cosa ha significato per me quel poco tempo dedicato a Matteo. La curiosità, la tenerezza, la frustrazione, il desiderio di capire e capirlo, l’amarezza, l’Amore.
È durato meno di un’ora ma oggi ho avuto forte la sensazione di cosa voglia dire amare una creatura.
Non vedo l’ora sia lunedì, non vedo l’ora mi guardi ancora con i suoi occhi grigi.
Maria Francesca Di Costanzo
Maria Francesca è l’istruttrice che con Cesare covino lavora con i nostri ragazzi del Progetto Jamme. Allieva di Marco Calamai a Bologna. Erano anni che parlavamo per poter ripetere l’esperienza a Napoli, quando le ho chiesto di iniziare è corsa subito entusiasta. Nella vita fa altro ma in campo ha una empatia straordinaria con i ragazzi. Quando ho letto il suo post su Facebook ho pensato subito di pubblicarlo, mi ha mozionato e credoi che in tanti abbiamo provato le stesse sensazioni. Grazie Kika
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