Annamaria Meterangelis, un playmaker in cattedra all’Università

Annamaria Meterangelis, un playmaker in cattedra all’Università

02/28/2017 0 Di dilorenzo

Annamaria Meterangelis, giocatrice di serie A. Oggi psicologa e docente di Teorie delle emozioni (Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa) e di Scienze Umane (Liceo delle Scienze Umane). 

mete_o4 Come descrivi l’attività di ViviBasket?

È un’attività coinvolgente ed utile per perseguire il benessere fisico e psicologico dei ragazzi. Dal punto di vista della mia esperienza personale l’aver seguito mio figlio Aris in un campionato giovanile, allenato dal padre Elio Annunziato, qualificarsi per una finale nazionale giovanile è stato molto emozionante. Emozionante perché comprendevo la gioia di mio figlio! Ed è stata l’occasione per rivivere un po’ anche la mia adolescenza, con mio padre Antonio che mi allenava e la conquista di una finale giovanile con una squadra napoletana.

Perché oggi è sempre più importante (e difficile) far fare sport ai ragazzi? 

È importante perché, nella società delle incertezze, i ragazzi attraverso lo sport imparano a gestire gli imprevisti della vita.

Però è difficile:  perché richiede costanza  attenzione concentrazione fatica… caratteristiche non sollecitate oggi nella crescita rispetto a: scorciatoie, iperprotezioni genitoriali, incapacità di reggere le frustrazioni, le sconfitte, l’essere gregari…

La pallacanestro è gioia personale e di squadra: ci racconti un aneddoto della tua carriera di giocatrice che ti è rimasto nel cuore?

Certo, l’esordio in nazionale juniores  al Torneo Internazionale di Taranto, o le finali nazionali giovanile con il Cus Napoli, l’esordio in serie A  con il Palermo, l’aver giocato un anno con Mabel Bocchi, e ancora la permanenza in serie A con accesso ai play off (spareggi di Marsciano) col Gragnano con un 7° posto in Italia.

Secondo te, chi non cresce con lo sport da giovane cosa si perde? 

Si perde l’interiorizzazione di alcuni valori: lealtà, solidarietà, il rispetto dell’altro, la sconfitta. Cosa gli mancherà?

La reattività nel rispondere agli imprevisti, la flessibilità, la capacità di confronto. La gestione delle frustrazioni. 

Qual è il grande insegnamento che il basket ti ha regalato?

Il mistero e la gestione dell’imprevisto. E la “legge del sudore”, associata alla consapevolezza che non esistono scorciatoie. 

Vivi mete_03Basket allena ragazzi e ragazze al Polifunzionale di Soccavo. Abbiamo raggiunto il traguardo dei 10 anni e stiamo portando avanti una campagna di raccolta fondi per continuare a dare un futuro all’attività e a far crescere con lo sport bimbi e ragazzi. Anche una piccola donazione è importante e ti sentirai in squadra con noi. Si parte da 5€, 25€ o di più; e puoi scegliere, se vuoi, delle ricompense.

Guarda i dettagli del progetto qui—> https://goo.gl/knF2gH mentre ​il link diretto per le donazioni è questo: https://goo.gl/0Aw2QD